Paris, Rue du Tournage (ripensando a Truffaut, Carné e Vigo)


Passeggio spesso per le strade di Parigi, entrando negli scenari che sono serviti ai grandi maestri del cinema francese per girare i loro film. A Pigalle si sente, ancora oggi, “aria di Truffaut”. Anche se Place Toudouze è un po’ cambiata dai tempi di “Les Quatre Cents Coups” e chissà quanto ancora cambierà. Ma la panchina davanti al numero 4 è sempre lì e Antoine Doinel, il protagonista del film, potrebbe sedersi da un momento all’altro.

Visioni a parte, mi  immergo nella città andando in giro come un “flâneur” che ama il cinema, con tanti posti da visitare e molto tempo da perdere. In Place de la Trinitè, mentre cercavo il punto in cui François Truffaut mise la cinepresa, mi sono fatto largo tra i clochards. Li ho poi ritrovati sul Canal St.Martin che mi scongiuravano di non fotografare le loro tende, altrimenti la polizia le avrebbe portate via. Stavo cercando di cogliere l’atmosfera di “Hotel du Nord” di Marcel Carné e ritrarre un ponte che avevo visto nell’”Atalante” di Jean Vigo.

Con l’aria incantata, la sigaretta in bocca e la Nikon in mano, sono stato spesso fermato dai passanti che mi chiedevano da fumare. È successo alla Bastille, dove guardavo un po’ dispiaciuto un concessionario di motorini che ha sostituito il negozio in cui Chabrol mise in scena “Les Bonnes Femmes”. E in tanti altri posti, come al Trocadero, mentre ero davanti alla vecchia Cinematheque e ripensavo a Henri Langois e alle sue battaglie per la conservazione delle pellicole dei film. “Signore, una sigaretta, per favore”. Ed ecco che qualcuno, ancora una volta, interrompeva le mie visioni. Con un sorriso raggiante, e sul volto la curiosità da tipico parigino.

Cris Thellung

(c) 2008.